Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/171

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Atto III. Scena III 165


Mila
con un grido lacerante Aligi, Aligi, tu no,
tu non puoi, tu non devi!

Libero delle ritorte i polsi, libero del velo nero il capo, Aligi cadrà fra le braccia della madre, preso dalla vertigine; e le maggiori sorelle e le donne del parentado gli saranno intorno.

Il coro delle parenti
- Non isbigottire. È quel vino.
— È la vertigine calda.
— Ora lo stupore lo prende.
— Ora un gran sonno gli viene.
— Ch’ei dorma! Che Dio lo pacifichi!
— Stendetelo! Lasciate che dorma!
— Vienda! Vienda! Ti torna.
— L’uno e l’altra dal mondo di là.
— Laus Deo! Laus Deo! Gloria Patri!

Iona metterà le ritorte a Mila di Codra che gli tenderà i polsi. La testa le coprirà col velo nero. Poi, ripreso lo stendardo del Malificio, sospingerà la vittima verso la turba.

Iona
PP
opolo giusto, ti do
nelle mani Mila di Codra,
la figlia di Iorio, colei
che fa nocimento a chiunque,
perché tu giustizia ne faccia