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Atto I. Scena II | 17 |
- Benedette voi, sorelle,
- fiore del sangue mio.
- Per voi, per me, la croce mi faccio
- in mezzo al viso dove non passi
- il falso nemico né morto né vivo,
- né fuoco né fiamma,
- né veleno né fattura;
- né malo sudore lo bagni né pianto.
- Padre, Figliuolo e Spirito Santo!
Le sorelle si segneranno e passeranno la soglia recando le vestimenta. Aligi si appresserà alla madre, come trasognato.
- Candia
- arne mia viva, ti tocco la fronte
- con questo pane di pura farina
- intriso nella madia che ha cent’anni
- nata prima di te, prima di me
- spianato sopra l’asse che ha cent’anni
- da queste mani che t’hanno tenuto.
- Io ti tocco la fronte che sia chiara,
- ti tocco il petto che sia senz’affanni,
- e questa spalla ti tocco e quest’altra
- che ti reggan le braccia alla fatica
- e la tua donna vi posi la gota.
- E che Cristo ti parli e che tu l’oda!
Con un panello la madre farà il segno della croce sul figlio che sarà caduto in ginocchio dinanzi a lei.