Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/49

Da Wikisource.

Atto I. Scena V 43


o Santo Giovanni Battista!
— Questo danno ci dài, questo scorno
ci dài, Decollato, oggi in punto!
— Candia, t’è fuggita la mente?
— O Candia, che fai, che aspetti?
— Divenuta sei fuori di senno,
Ornella, e le tue suore con teco?
— Già fu sempre mezzo pazziccia.
— Ma datela dunque, ma datela
a questa mala razza incanita!
Il mietitore, aggrappato alle sbarre
PP
ecoraio, pecoraio Aligi,
ti piace alle tue sposalizie
tenerti la pecora marcia,
la pecoraccia scabbiosa?
Bada non t’infetti il tuo branco
e a móglieta non dia contagione.
O Candia della Leonessa,
sai tu chi ricetti in tua casa
con la tua nuora novella?
La figlia di Iorio, la figlia
del mago di Codra alle Farne,
bagascia di fratta e di bosco,
putta di fenile e di stabbio,
Mila, intendi?, Mila di Codra,
la svergognata che fece
da bandiera a tutte le biche.
Ogni compagnia la conosce.