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Pagina:D'Annunzio - Laudi, II.djvu/108

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DELLE LAUDI - LIBRO

Pianse ed amò per tutti.

Ma, nato dalla zolla,
dalle madre dei buoi
forti e dell’ampie querci e del frumento,
nel bronzo degli eroi
80foggiò sé stesso il creatore spento.

E disse l’Alighieri in tra gli eguali
nella funebre notte:
“O gloria dei Latin’, come tramonti!„
Quivi bianche parean dalle incorrotte
85spoglie grandeggiar le ali
sotto la fiamma delle vaste fronti.
E Dante disse: “O fonti
della divina melodia richiusi
in lui per sempre, che tutti li aperse!
90Ecco quei che s’aderse,
su la sua gloria, in cieli più diffusi
e agli uomini confusi
parve subitamente
artefice maggior della sua gloria.
95O natura possente,
non conoscemmo noi questa vittoria!„

E Leonardo: “Innanzi ebb’io la nuda
faccia del Mondo immensa,


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