Chino la fronte, le sue semente ei sparte, 165faville d’oro dall’una all’altra mano.
“Ciò che compimmo altri lo canterà.„
VIII.
M
A la grandezza di ciò che fu compito
s’alza e sovrasta alla notte sublime, [I Mille]
sovrasta al cuore di colui che ha sorriso, 170occupa la solitudine, vince
la pace, infiamma l’ombra; non ha confine
in breve nome. O Italia, i Mille, i Mille!
Ali fulminee delle Vittorie latine,
rapidità della forza e dell’ira 175su le riviere del sangue, alte e succinte
vergini d’oro, messaggere vestite
di vento, immenso amor di Roma, chi
si chiamerà fra voi l’eguale di
quella che un volo su da Calatafimi 180sino al Volturno volò senza respiro
e dissetò la sua gran sete alfine
sol nelle vene di Leonida ucciso
un’altra volta? Pianto alla Porta Pila,
silenzioso pianto alla dipartita, 185coro di donne liguri! Ultimo addio
di ferree madri ai giovinetti figli!