Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/154

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DELLE LAUDI - LIBRO


Simile all’invocata alba d’un giorno
mistico era il notturno effuso lume;
132e l’annunzio e l’attesa erano intorno.

Parea, spirato dall’antico nume,
intra il libico monte e l'apennino
135spander il ciel di Dante il suo volume.

Da qual nascosto vortice marino
la colonna rostrale era polita
138perché splendesse al novo eroe latino?

Quali mai braccia avean diseppellita
da secoli di sabbia e di barbarie
141Minerva, chiarità di nostra vita?

Di sotto l’oro della sua cesarie
spiava ella gli imberbi, dalla vetta
144cerula delle palme solitarie?


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