Senza pausa correva la canzone
dall’una gola nera all’altra rossa:
87rugghio d’incendii le tenea bordone.
L’odor divino della terra smossa,
fra tanta afa, lo spirto della terra
90uomo e pezzo allenava nella fossa.
Biego, Desuni, Pellegrini, Serra,
dèmoni della vampa e del fragore,
93àlacri sinfoneti della guerra!
Tutte le batterie un solo ardore.
Tutte le volontà un nervo istesso.
96La massa era contratta come un cuore;
la fila era flessibile qual nesso
di tèndini. Fin l’ombra su l’arena
99tra l’uomo alzato e l’uomo genuflesso