Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/169

Da Wikisource.
QUARTO - MEROPE


Una maschia bellezza redimita
di sogni avremo, senza il sacerdote,
147in mezzo a noi, nel mezzo della vita.

Ché l’Africa non è se non la cote
ove affilammo il ferro, per l’acquisto
150supremo, contra le fortune ignote;

e riluce per noi nell’intravisto
futuro un bene che per rivelarsi
153vale il martirio d’un novello Cristo.

O Giovine, se mai nel cor t’apparsi
creato dalla pagina commossa
156e del gran fuoco mio l’anima t’arsi,

odimi, qual ti vedo su la fossa
della trincera mentre ancor spirante
159bevi l’odore della terra smossa,


- 157 -