Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/191

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QUARTO - MEROPE


attimo, la sua gente era con lui.
S’egli cavalchi al limite del mondo,
177la sua gente in silenzio andrà con lui.

In sommo della duna, sul profondo
cielo, è veduto sorgere dagli occhi
180riversi del soldato moribondo.

E quegli a cui si piegano i ginocchi
riprende la sua lena su per l’erta
183sinché l’arso polmone non gli sbocchi.

Taciturna così per la deserta
notte s’avanza la quadrata schiera,
186con i suoi segni, verso l’alba certa,

simile al vóto d’una primavera
sacra che salga verso un fato augusto
189con l’Eroe primogenito in cui spera.


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