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Note alla Canzone d’Elena di Francia

del vulcano estinto sta Santu Lusiurgiu, l’ardua città posta “fra il Logudoro e l’Arborea, tra i sepolcreti giganteschi delle più antiche stirpi, tutta chiusa in una chiostra di basalto e aperta soltanto a ostro libeccio, al soffio dell’Africa,„ là dove Corrado Brando trovò Rudu, homine de abbastu, e l’ebbe compagno intrepido “per seguire la vocazione d’oltremare.„

Il vituperato eroe aveva “una parola romana da rendere italica: Teneo te, Africa.„ Egli diceva, nel suo sogno di morituro: “Io potrei forse divenire un costruttore di città su terre di conquista, ritrovare quell’architettura coloniale che i Romani piantarono nell’Africa degli Scipioni. Guarda le Terme di Cherchell, il fòro di Thimgad, il pretorio di Lambesi. Intorno a un campo trincerato per contenere i nomadi, ecco sorgere di sùbito una città marziale, alzata dalle coorti dei veterani!„ Può essere che, per assistere alla sognata rinnovazione, domani egli risorga dal suo rogo meraviglioso. “Chi narrerà al mio figlio che, nella mia morte notturna, ho tenuto sul mio petto il mio Sole simile a una mola rovente? Via, cani, alla catena! La mia cenere è semenza.„

LA CANZONE D’ELENA DI FRANCIA.

🙦 Chiamano Guardie i piloti le sette stelle dell’Orsa minore, i sette trioni degli antichi; perché esse scorgono e dirigono il loro cammino nella notte.


🙦 Tragiche favole si formarono intorno alle Pleiadi. Sono esse la costellazione nautica per eccellenza; poiché gli antichi non ardivano dar principio alla navigazione prima del nascere eliaco delle Pleiadi nel mattino insieme col sole. Al lor tramonto incominciava il tempo delle tempeste, e il nocchiero


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