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Note alla Canzone dei Dardanelli

brucciò: ma cadendogli su la testa l’asta dello stendardo del calcese, lo fece cadere subito morto.„

Il Mocenigo aveva perduto un occhio, il destro, alla battaglia del 26 di giugno 1656 nelle acque di Scio, ove Lorenzo Marcello perse la vita. Venti navi del bassà Kenaan caddero in mano dei Veneziani, preda fra le più insigni del mare.

LA CANZONE DI UMBERTO CAGNI.

🙦 I tre compagni di Umberto Cagni nella spedizione polare partita con le slitte dalla baia di Teplitz la domenica 11 marzo 1900, rimasti con lui dopo il rinvio degli altri due gruppi, furono Giuseppe Petigax, Alessio Fenoillet, entrambi di Cormayeur, e il marinaio ligure Simone Canepa di Varazze.

Espeditissimo fu il Cagni. Superò ogni altra conosciuta celerità sul ghiaccio dell’Oceano artico. Percorse seicento sette miglia in novanta cinque giorni. Fritjof Nansen faceva nel periodo migliore cinque miglia al giorno. Il nostro ne fece dieci. Il pensiero della celerità lo assillava di continuo. “La mancanza di luce prima, il freddo intenso poi, mi hanno impedito di oltrepassare e talvolta di raggiungere le otto ore di marcia. Vedo che i miei uomini in queste marce e nel lavoro d’accampamento, con tenacia di volontà ammirevole, dànno quanto possono dare nella massima misura. Ritengo che in queste condizioni sarebbe imprudente richiedere uno sforzo maggiore da essi. Ed ora il vento che soffia violento e la neve che ci involge ergeranno nuovi ostacoli al nostro cammino. Eppure ad ogni costo bisogna che questo sia più rapido! (domenica 18 marzo).„

Il 25 marzo, costretto a far senza guanti il lavoro improbo del riattare le slitte, vide formarsi una vescica “all’estre-


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