Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/68

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DELLE LAUDI - LIBRO


di che frodi senili erano cinti?
Chi diede al falso tempio il grande crollo?
102Le colonne piegarono su i plinti.

Il precone stampato fu col bollo
rovente nella palma della mano
105e nel dosso restìo, sino al midollo.

Strascicandosi contra l’uragano
gioioso che lo tratta come balla
108di cenci, or vocia nella piazza in vano.

E marchiatelo ancóra su la spalla
e su la fronte! Poi gli sia concessa
111la buona greppia nella buona stalla.

Altra parola è data, altra promessa.
Canto il domani e canto la canzone
114dei secoli; che l’anima è trasmessa.


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