Tuona, da Gargarèsch alla salina
di Mellah, su le dune e le trincere,
su le cubbe, su i fondachi, a ruina,
su i pozzi, su le vie carovaniere.
La casa di Giammìl ha una cintura
di fiamma. Appiè, appiè, cavalleggere!
Vengono di Taruna e di Tagiura,
vengon di Gariàn e di Misrata;
e dal Deserto un’altra massa oscura
s’avanza già, sotto la cannonata.
Or biancheggiano al vento i baracani:
s’arrossano se scoppia la granata.
Occhio alla mira ferma, o cristiani.
Solo chi sbaglia il colpo è peccatore.
Vi sovvenga! Non uomini ma cani.