Pagina:D'Annunzio - Le vergini delle Rocce, Treves, 1896.djvu/26

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di creature avide potrebbe abbeverarsi nella sua tenerezza senza esaurirla.

Ah perchè dunque il destino mi costringe a quest’officio così angusto, a questa pena così lenta? Perchè mi vieta l’alleanza sublime a cui il mio cuore anela?

Io potrei assumere un’anima virile alla zona eccelsa, là dove il valore dell’atto e lo splendore del sogno convergono in un medesimo apice; io potrei estrarre dalla profondità della sua inconscienza le energie occulte, ignorate come i metalli nelle vene della pietra bruta.

Il più dubitoso degli uomini ritroverebbe al mio fianco la sicurezza; colui che smarrì la luce rivedrebbe in fondo al suo cammino il segnale fermo; colui che fu percosso e mutilato ritornerebbe sano ed integro. Le mie mani sanno avvolgere la benda intorno alle piaghe