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notturno 103


Qualcuno mi s’accosta e mi mostra un biglietto che un rematore in sandalo gli ha recato dal Casino degli Spiriti.

Rosalinda è là, è arrivata stamani, all’improvviso. È andata al Casino per assistere al passaggio della barca mortuaria, all’approdo. Desidera vedermi, parlarmi. Mi prega di raggiungerla.

Non posso. Non ho più forze. L’aspetterò alla Casa rossa, s’ella potrà venire prima della partenza. Deve ripartire alle due. È già mezzogiorno.

La mia barca, al ritorno, costeggia i muri di San Michele, rossi di mattone con la base di pietra chiara.

Ricordo una notte d’estate, una notte d’agosto. Eravamo andati a Murano in gondola. Rosalinda era con noi. La laguna era così fosforescente che ogni colpo di remo levava lunghe fiamme bianche. E ci chinavamo a guardare. Il mento delle donne ne appariva rischiarato.