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notturno 419

primo annottarsi, in onore e in letizia degli adolescenti agitatori di fiaccole.


Le remote imaginazioni e meditazioni su le tragedie perdute di Eschilo mi tornano in vicende e in catastrofi raffigurate con una grandezza che mi strappa grida di meraviglia e di rapimento.

Ecco Glauco marino.

Ecco la trilogìa niobea.

Ecco la trilogìa tebana.

Ecco il Pastore di anime.

Ecco il fato d’Issione, il fato di Sìsifo.


Eschilo era ignoto a Dante. Se il magnificatore di Capaneo avesse conosciuto il tragedo delle feroci Erine, dove lo avrebbe egli collocato, nel suo Inferno?