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Pagina:D'Annunzio - San Pantaleone, 1886.pdf/57

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annali d’anna. 49

visibile assiduità. La testuggine si traeva in mezzo ad alcune foglie di lattuga, pianamente; il sole su la finestra illuminava una gran tela di ragno, e li ultimi fiori rosei del tabacco si vedevano a traverso la sottile opera di filo d’oro.

Quando il capitolo fu finito, Zacchiele depose il libro; e, guardando la donna, sorrise d’uno di quei sorrisi fatui che solevano increspargli le tempie e li angoli della bocca. Poi cominciò a parlarle vagamente, con la peritanza di colui che non sa in qual modo giungere al punto desiderato. Finalmente ardì. — Ella non aveva pensato mai al matrimonio? — Anna alla domanda non rispose. Stettero ambedue in silenzio ed ambedue sentivano nell’animo una dolcezza confusa, quasi un risveglio inconsciente della giovinezza sepolta e un umano richiamo dell’amore. E n’erano turbati come dal fumo d’un vino troppo forte che montasse al loro cervello indebolito.

VIII.

Ma una tacita promessa di nozze fu data molti giorni dopo, in ottobre, nella prima natività dell’olio d’oliva e nell’ultima migrazione delle rondini. Con licenza di Donna Cristina, un lunedì