Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/105

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Era giá terminata dal compositore la musica e si doveva in poco tempo rappresentare, quando arrivò a Vienna il celeberrimo abate Casti, poeta del piú alto grido in Europa, famoso singolarmente per le sue novelle galanti, tanto pregiabili per la poesia quanto scandalose ed empie per la morale. Udita la morte di Maria Teresa, che noi vedeva volentieri in Vienna, indi quella del Metastasio, pensò che, parte per merito e parte per protezione de’ suoi potentissimi amici e sopra tutto del conte di Rosemberg, che amava molto, benché vecchissimo, l’arpa profana del cantor lascivo, che sentir gli Iacea ch’era ancor vivo, potrebbe forse ottenere il posto del defunto poeta cesareo. Arrivò nel medesimo tempo a Vienna il celebre Paisiello, compositore di musica assai caro all’imperadore e particolarmente stimato da’viennesi; sicché, parendogli di dover riuscire e sicuro che, riuscendo, il suo colpo era fatto, propose di scriver un dramma. Si mise dunque a dormire II ricco d’uri giorno e non si parlò piú che di Casti. S’imagi ni l’aspettazione de’ cantanti, del conte di Rosemberg, de’ non casti amici di Casti, di tutta infine la cittá, dove suonava si altamente il suo castissimo nome. Come toccava a me sopraintendere all’edizione di tutti i drammi, che in quel teatro rappresentavansi, cosi fui quasi il primo ad aver in mano il Re Teodoro , che tal era il titolo della • sua opera. Non ebbi pazienza d’andar a casa per leggerla.

Entrai in una bottega di caffè, e la lessi due volte dal principio alla fine. Non vi mancava puritá di lingua, non vaghezza di stile, non grazia e armonia di verso, non sali, non eleganza, non brio; le arie erano bellissime, i pezzi concertati deliziosi, i finali molto poetici: eppure il dramma non era né caldo, né interessante, né comico, né teatrale. L’azione era languida, i caratteri insipidi, la catastrofe inverisimile e quasi tragica. Le parti insomma erano ottime, ma il tutto era un mostro. Mi parve di veder un gioielliere, che guasta Leffetto di molte pietre preziose per non saper bene legarle e disporle con ordine e simetria. Mi confortai dunque pe’ difetti del Ricco d’un giorno ,