Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
d’uno dei mille. | 121 |
mine, nell’aria pura e calda del tramonto. Noi pigliammo le armi. Ed ecco laggiù, laggiù, dove la pianura finisce, cominciarono le schioppettate.
Una squadra d’insorti, appiattati tra le rocce, faceva testa ai regi, che tentavano guadagnare la falda del monte. Garibaldi stette un po’ a guardare, poi fece discendere Bixio colla sua compagnia fino al cimitero lì sotto a noi; e comandò a Carini di occupare la vetta di questo colle, che, disse, sarebbe luogo di grande combattimento. Noi eravamo pronti; la scaramuccia laggiù si faceva via via più viva; sulla rupe lassù quel fumo si alzava ancora, ma sottile e bianco.
Le schioppettate a un tratto si diradarono, e la colonna che voleva forzare quella squadra di insorti indietreggiò per i campi; poi disparve nel fitto di aranci e di olivi che si stende fino a Palermo.