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Pagina:Da Quarto al Faro.djvu/175

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d’uno dei mille. 171

3 Giugno, Mattina.


Immensa gioia! Non si pensa più alle case cadute, alle centinaia di cittadini sepolti sotto. I regi se ne andranno, la capitolazione è come fatta. Incrociamo le braccia sul petto e diamoci uno sguardo attorno. Ma si è potuto far tanto? Mi par di sentire qualche cosa nell’aria, come il canto trionfale del passaggio del Mar Rosso.

Sono andato al monastero, e ho potuto ottenere che quella monaca del reliquario venisse all’inferriata del parlatorio. Quando mi vide si fece come se fosse stata d’alabastro, e le si fosse accesa dentro una fiamma. Ringraziò Santa Rosalia esclamando. Io osai accostare la mano all’inferriata; le nostre dita si toccarono; chinò gli occhi e rimanemmo muti...