Pagina:Da Quarto al Faro.djvu/184

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ciulli, tutti raccolti a sentir la novella da nostra madre, stavamo al focherello allegro che pareva anch’esso uno della famiglia. Suonò un’ora di notte e il deprofundis dal campanile. Nostra madre ci fece pregare pei morti. Ma i soliti rintocchi si mutarono in un di quei doppi, che lassù da noi annunziano pel domani la commemorazione di qualche morto degli anni andati. Nostra madre alzò i suoi grandi occhi in su, forse a cercare di qual morto de’ suoi ricordi cadesse l’anniversario; e noi muti ad aspettare che ripigliasse il racconto. A un tratto entrò da fuori nostro padre, e venne malinconico a sedersi al fuoco.

«Che c’è? gli chiese nostra madre.

«Nulla!

«Giusto! Han suonato a funerale; chi sa per chi?

«Pei defunti delle barricate di Milano.

Guardai nostro padre tremando. Defunti, barricate, Milano, tre schianti al mio core di