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d’uno dei mille. 19

di Sapri. Al ritornello, il dottor Bandini mi fu sopra colla sua voce potente e lesse lui:


          Eran trecento, eran giovani e forti
                                   E sono morti!

Tornò il silenzio di prima. Ed, io pensai alla notte che si fece sulle due Sicilie, dopo l’eccidio di Sapri. Oh! allora, come deve essere parsa fuori di ogni speranza una ripresa d’armi, a quella povera gente laggiù. Ai profughi si affacciò il sepolcro in terra straniera, e il regno fu tutto un carcere.


Quarto, presso la Villa Spinola. 5 maggio,
a un’ora di notte.


Ho bevuto l’ultimo sorso.

Strana coincidenza di date! Partiremo stasera. Chi fra quanti siamo qui non ripensa che oggi è l’anniversario della morte di Napoleone?