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d’uno dei mille. 235

aborre i preti. Però a Palermo fece anch’egli la guardia ai frati che il popolo voleva malmenare. È Mantovano come Nuvolari, come Gatti, come Boldrini, tutta gente bizzarra e valente, che hanno un po’ del Sordello.

Passeggiando con Catoni vidi una bellissima donna affacciata a un balcone di casa signorile. Cogli occhi nell’aria infocata delle due pomeridiane, essa cercava chi sa che cara lontananza, o forse fantasticava di noi. Mi parve una donna infelice.

«Vedi lassú la Pia de’ Tolomei?

Catoni guardò, gli balenò negli occhi qualcosa per quella beltà di Dea, poi chinò il capo dicendo; «non guardare; siamo in paesi dove la donna è cara più della vita, più della libertà.»

E uscimmo per la campagna verso Catania. Ci pareva di non essere più in Sicilia, o che non fosse stata Sicilia la parte dell’isola già veduta, salvo la Conca d’oro. Non più quello scoppio di vita quasi selvatico, ma una coltura