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lontari vorrebbero abbandonarlo. È violento, è insopportabile! «Ebbene? Sotto chi preferireste servire? Sentiamo». «Ma!... eh!... sotto Bixio!». Infatti non ci sono in Italia trenta come lui. Se una palla lo togliesse di mezzo, sarebbe come ad avere le nostre forze scemate a un tratto un bel poco: e se il Borbone avesse un uffiziale come Bixio, forse... ma no, non voglio scrivere questo pensiero. Dicono che Bosco vale lui? Eresia!

Bixio in pochi giorni ha lasciato mezzo il suo cuore a brani, su per i villaggi dell’Etna scoppiati a tumulti scellerati. Fu visto qua e là apparizione terribile. A Bronte divisione di beni, incendi, vendette, orgie da oscurare il sole, e per giunta viva a Garibaldi. Bixio piglia con sè un battaglione, due; a cavallo, in carrozza, su carri, arrivi chi arriverà lassù, ma via. Camminando era un incontro continuo di gente scampata alle stragi. Supplicavano, tendevano le mani a lui, agli ufficiali, qualcuno