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d’uno dei mille. 71

marciano a noi, o in qual gola stanno ad attenderci?

Margarita e Bozzani lunghi e distesi lì su d’un tappeto verde, avuto non so da chi, dormono ancora. Raccuglia, il buon vecchietto Palermitano che non parla mai, si allaccia la calzatura, al lume della mia candela. Torna dall’esilio in nostra compagnia, come un popolano fuoruscito del medioevo.

— «Sergente Raccuglia, che tempo avremo oggi?

— «Bisognerà vedere il Generale in faccia; ma sarà bello, perchè vedete là? Gatti si ravvia i capelli. Sempre lindo e attillato lui.»

Lì, fuori della porta, due milanesi stavano ragionando dei fatti nostri, uno più dottore dell’altro, a dimostrare che sono seri, assai, da tutte le parti. «Nemico numeroso, provveduto di tutto: noi armi pessime, munizioni poche, un quindici cartucce per ciascuno, gli insorti peggio armati di noi».