Vai al contenuto

Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/161

Da Wikisource.


hai ordinato, che la potenza del colpo ricausi novo movimento, il quale, per diversi balzi, recuperi la intera somma del suo debito viaggio. E se tu misurerai la via fatta da detti balzi, tu troverai essere di tale lunghezza, qual sarebbe a trarre, con la medesima forza, una simil cosa libera per l’aria*

V. — le leggi della natura sono imprescindibili.

Natura non rompe sua legge.

VI. — sul medesimo soggetto.

La natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamente vive.

VII. — l’effetto succede alla causa necessariamente.

Quando alcuna cosa, cagione dell’altra, induce per suo movimento alcuno effetto, e’ bisogna che ’l movimento dell’effetto séguiti il movimento della cagione.

VIII. — il miracolo sta nella rispondenza dell’effetto alla sua causa.1

(Studiando la natura dell’occhio.)

Qui le figure, qui li colori, qui tutte le spezie delle parti dell’universo son ridotte

  1. Leonardo accetta in questo frammento il principio che la visione si compia nell’interno dell’occhio, in un punto indivisibile o matematico. (Cfr. Vitellone, Optica edente Fred. Rixnero. Norimberga, 1535, libro ricordato jda Leonardo nel Codice Atlantico, folio 243 r° e folio 222 r°.) Fu piu tardi, nel progresso delle sue ottiche investigazioni, che egli giunse alla razionale convinzione dell’esistenza di una superficie sen-