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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/442

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tu non ci hai posto cura. — E quando t ad- divien questo ? — Bispose V altro : — ogni volta eh’ e’ mia occhi veggono il tuo viso strano, per la violenza ricevuta da sì gran dispiacere, s’ impallidiscono, e mutano in istrano colore. — XIII. — LA STESSA. Uno disse a un altro:— tuhai tutti li occhi mutati in istran colore. — Quello li rispose : — egli è perchè i mia occhi veggono il tuo viso strano. — XIV. — MOTTO. Uno disse, che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo. L’ altro rispo¬ se : — tu che vi se’ nato, confermi ciò esser vero, per la stranezza della tua brutta pre¬ senza. — XV. — FACEZIA DI UN PRETE. Una lavava i panni, e pel freddo avea i piedi molto rossi; e passandole appresso uno prete, domando, con ammirazione, donde tale rossezza derivassi ; al quale la femmina subito rispose che tale effetto accadeva, per¬ chè ella avea sotto il foco. Allora il prete mise mano a quello membro, che lo feco