Pagina:Dalla Terra alla Luna.djvu/221

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al tubo, veniva a formarsi all’altra sua estremità ov’era situato l’oculare. Così l’osservatore, invece di collocarsi alla parte inferiore del tubo, portavasi alla parte superiore, e quivi, munito della sua lente, entrava nell’enorme cilindro. Tale combinazione aveva il vantaggio di sopprimere lo specchietto destinato a rimandar l’imagine all’oculare. Questa subiva una sola riflessione invece di due, per cui eravi minor numero di raggi luminosi spenti; dunque l’imagine appariva meno indebolita; dunque, finalmente, ottenevasi maggior chiarezza, vantaggio prezioso nell’osservazione che doveva esser fatta1.

Prese tali determinazioni, i lavori cominciarono. Secondo i calcoli dell’ufficio dell’Osservatorio di Cambridge, il tubo del nuovo riverbero doveva avere dugentottanta piedi di lunghezza, e lo specchio sedici piedi di diametro. Per quanto gigantesco fosse l’istrumento, non era da paragonarsi a quel telescopio, lungo diecimila piedi (3 chilometri e mezzo), che l’astronomo Hooke proponeva di costruire alcuni anni sono. Tuttavia la collocazione dell’apparecchio presentava molte difficoltà.

Quanto alla quistione del luogo, fu prontamente risolta. Si trattava di scegliere un’alta montagna, e le alte montagne non sono numerose negli Stati.

Infatti il sistema orografico di questo gran paese si riduce a due catene di mezzana altezza, tra le

  1. Questi riverberi sono chiamati “front view telescope.