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2. il sistema attico 73


Macedonia e Grecia, di Pergamo, di Egitto e Regno dei Seleucidi (dal Libano all’indo). Rispettivamente nel 148, nel 133 e nel 30 a.C., i primi tre finiscono sotto il dominio romano. Il Regno dei Seleucidi viene sottomesso progressivamente dai Parti.

Intanto, il nuovo assetto dato da Alessandro Magno comincia a dare i suoi frutti; la parlata popolare greca (koiné) si diffonde ovunque, accoglie termini orientali e dà luogo a neologismi, soprattutto di carattere scientifico. Ovunque vengono stimolati lo studio, la ricerca e la specializzazione attraverso la fondazione di biblioteche, che in realtà sono istituzioni culturali paragonabili alle nostre scuole superiori e agli istituti di ricerca. Le più conosciute sono quelle di Alessandria d’Egitto e di Pergamo.

La lingua greca, anche in epoca romana, è usata più del latino in tutto il mondo mediterraneo. Gli uomini di cultura si premurano di apprenderla.


2. Il sistema attico

I Greci attribuiscono la scoperta della scrittura alla dea Pallade Atena (la Minerva dei Romani), mentre ritengono che l’invenzione dell’aritmetica (e di alcune lettere dell’alfabeto) sia dovuta a Palamede. La prima volta se ne sarebbe servito per contare le truppe schierate contro Troia, le navi e gli armamenti (Platone). Ciò conferma ancora una volta che il numero è nato per rispondere a esigenze di ordine pratico.

Mentre l’introduzione della scrittura nel mondo greco è abbastanza antica ed è testimoniata dallo sviluppo notevole della letteratura, sugli albori della matematica si sa poco o nulla. Eppure le tecniche di calcolo devono essere ben sviluppate, visto che i Greci basano la loro prosperità sul commercio. Non possono non conoscere i procedimenti elaborati dai popoli che prima di loro hanno raggiunto un alto livello di civil-