Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/47

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vembre, e che versaron sulla uccisione del Reineri, sulla disparizione della Catterina, sulla puttina creduta figlia di suor Virginia, e sul commercio epistolare ch’ella tenne coll'Osio ito a Roma: giudico superfluo, come di cose già note, o che in breve verranno chiarite, fermarmi a trascriverli: soli riferirò i brevi passi che seguono.


Interrogata an Virginia aliquod officium in monasterio haberet, antequam esset vicaria;

respondit:

Interrogata (suor Bianca) se Virginia fungesse un qualche officio nel monastero prima d’esser vicaria;

rispose:

» Era sacristana e sovrastante alle putte secolari, che allora ve n’erano parecchie.


Interrogata quod sit officium vicariæ;


respondit:

Interrogata in che consista l’officio di vicaria;

rispose:

» Di ajutar alla priora nelle cose che l'anno bisogno per il monastero, ed assistere ai parlatorii: ma lei mi ajutò poco perchè stette quasi sempre ammalata, ed in letto.


Interrogata an ipsa fuerit numquam portinaria hujus monasterii;

respondit:

Interrogata s’ella unque fu portinara di quel monastero;

rispose:

» Lo sono da Santa Marta dell’anno scorso, e continuo ad esserlo.


Subdit interrogata:

Interrogata soggiunse:

» Noi portinare vediam tutte le cose ch’escono dal monastero.


Interrogata an sciat quod soror Virginia purgaverit collaria alicujus;

respondit:

Interrogata se sappia che suor Virginia ripassasse i collari d’alcuno;

rispose:

» Ne ho visti alle volte che lei accomodava, e diceva ch’erano de’ suoi fratelli.