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Avventure di terra e di mare 73

in mezzo a quella solitudine fresca e tranquilla della montagna.

I parenti morti, la sorte dei nipotini, gli affanni patiti da lei per cagion di suo padre, i ricordi delle due Scuole normali, e Garasco, e i particolari della vita cenobitica ch’essa menava fra quelle quattro casucce, furono per un’ora il tema dei loro discorsi, accompagnati dal tintinnìo dei campanelli delle capre che pascolavan là attorno, e da voci lontane di pastori. Poi la cugina lo condusse a visitare quella scatola di casa, lasciando l’uscio spalancato, pel quale vedevano anche di dentro una gran parte della valle e, come un breve tratto d’orizzonte marino, la pianura vaporosa, lontanissima. Nella stanza a terreno c’erano delle piccole carte geografiche attaccate ai muri, dei libri buttati qua e là, dei gingilli, regali di scolare d’altri paesi. — Ecco la mia magione — disse la cugina. — Indovina quant’è costata? — Era costata ottocento lire, e il municipio s’era deciso a farla costrurre dopo un’avventura singolare, di cui avevan parlato i giornali, dopo che una maestra stata nominata a Pilona, dove si doveva aprire una scuola, in seguito al concorso bandito, e venuta là nientemeno che da Modena, sua città natale, era stata costretta a rinunciare al posto e a tornarsene a casa, rimettendoci il tempo e le spese, perchè nè a Pilona, nè per lo spazio di mezzo chilometro intorno aveva potuto trovare un alloggio qualunque fosse. Un bel caso di previdenza amministrativa.

Uscendo di casa, il maestro fu stupito di veder la tavola apparecchiata sotto il capanno. La cugina gli disse che aveva deciso così per il fresco.... e per la politica. Ma là vicino non passava che qualche donna carica d’erbe o di terra, o qualche ragazzo, a lunghi intervalli.

Il desinare consisteva in una minestra, una gallina e un’insalata con ova. Si misero a sedere ridendo. La cugina scalcò la gallina con mano vigorosa, dicendo che aveva una fame “da maestra di montagna„. Al maestro pareva piuttosto un buon camerata che una ragazza; ma trovava che avea un bel color bruno e dei bei denti, e quella vita lunga gli metteva allegrezza. A pezzi e a bocconi essa raccontava le sue ultime vicende; in che modo, per levarsi di torno a suo padre,