Pagina:De Amicis - La mia cara Italia.djvu/88

Da Wikisource.

— 86 —


In questa guisa alle teorie del disegno e alla lingua si unirebbe l’insegnamento pratico dell’aritmetica.

Del resto è evidente che tutto l’insegnamento nelle scuole d’arti e mestieri dovrebbe ridursi alle seguenti materie: 1. Disegno e Plastica; 2. Lingua Italiana; 3. Aritmetica e Geometria Pratica; aggiungendo a queste una lezione settimanale di Storia Patria e Geografia da tenersi dal Professore di Lingua Italiana, ed un’altra pure settimanale di Fisica e Chimica applicata ai mestieri da darsi dal Professore di Matematica.»


V.


«Dal fin qui detto consegue che gli insegnamenti in una scuola d’arti e mestieri, dovrebbero essere tre di numero: più un maestro d’intaglio in legno e falegname con piccola officina ed un capo fabbrica per le arti metallurgiche o fabbricazione pratica in piccoli modelli di Macchine industriali.

Quindi l’insegnante di matematica dovrebbe mostrare con esperimenti la forza del vapore, la resistenza delle caldaie e tutta l’azione delle singole parti d’una macchina: a lui l’insegnare la formazione delle varie tinte composte chimicamente; bandita però ogni formola e ciò che sappia di scienza.

Nelle due officine il corso pratico per gli operai basta limitarlo a quattro o cinque anni. In