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siccome dicemmo, l’elemento più rilevante di queste scuole. Ora le lezioni ne saranno comuni per tutti finchè si tratterà delle cognizioni fondamentali, che sono principio unico e base alle cognizioni che verranno dappoi. Ma allorché sarà duopo applicare e svolgere quelle cognizioni prime e generali nella forma e negli oggetti che interessano alla speciale professione de’ discenti, niuno vorrà negare che altro sarà il disegno in che dovranno esercitarsi, per esempio, i tornitori, gl’intagliatori in legno, i falegnami, i bottai; altro quello confacente all’opera dei fabbri, degli ottonai e via dicendo. Questa divisione è specialità tanto sostanziale d’una scuola d’Arti e Mestieri, che non sapremo vedere onde se non da questo, potesse ella ritrarre il carattere e la pratica efficace d’una scuola professionale. Che se alcuno osservasse ricercarsi per questa divisione l’opera di parecchi insegnanti e quindi una spesa troppo grande, gli si può rispondere che un solo insegnante di disegno basterà, coadiuvato da un buon assistente, come attesta l’esempio di altre scuole, purché l’orario fissato dal modulo di statuto sopra citato (art. 5.) venga saviamente modificato, come si dovrebbe fare senz’altro, attesa la sua ristrettezza. Infatti le ore di lezioni quivi stabilite, a parte l’accennata divisione per gruppi, sono scarse al bisogno non meno del disegno che delle altre materie. Non