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Si metta dunque ogni impegno affinchè i giovani artigiani, si formino disegnatori esatti di quanto si presenta loro a modello, ma molto più di qualche motivo artistico di loro creazione.

Conosco che il genio non si può infondere, ma so benissimo che si può aiutarlo, affinchè si manifesti più pronto; dunque occorre pazienza ed esempio pratico.

Io so di giovani che adunandoli alla sera presso di me, invitandoli a disegnare sulla lavagna, o uno schizzo di un mobile, o di un cancello in ferro, o di una cornice, a poco a poco addivennero capaci di bellissime trovate.

Ma mi domanderete:

Dove abbiamo i buoni maestri?

I maestri buoni sono pochi ne convengo, ma questi sono meritevolissimi di lode e perciò il Governo non può lamentare mancanza di insegnanti capaci, è questione di volere.

E come in Italia abbiamo dei maestri buoni per le scuole delle Arti e dei Mestieri, così ci possiamo gloriare di avere compatrioti che nella pittura, nella scultura e nella architettura fanno onore all’Italia.

Morelli, Maccari, Podesti, Iacovacci, Bertini, non sono glorie viventi per la pittura nostra?

Nicolò Barabino, troppo presto rapito dalla scena del mondo, non ci lasciò esempi ammirabili di un genio ardente, che potrebbe avere degli ottimi seguaci se fossero aiutati?