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Pagina:De Amicis - Marocco.djvu/157

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tleta de reissana 147


dici europei, ed è ciò che l’imperatore Eliogabalo domandava ai suoi cuochi. E’ quando lo domandano? Quando quotidianamente non possono più varcare le soglie del paradiso di Maometto più di tante volte quanti sono i precetti fondamentali dell’Islam! A questo punto si tengon già decaduti! Onde ognuno può capire quanto sia generalmente precoce la decadenza vera, e a che abbominevoli pervertimenti siano trascinati i più dal furore delle passioni.


La sera passò senz’avvenimenti notevoli, fuorchè la scoperta ch’io feci d’uno scorpionaccio nero sopra il cuscino del mio letto, nel momento che stavo per coricarmi. Fu però un terrore passeggiero, poichè avvicinandomi a poco a poco col lume, lessi sul dorso dell’animale l’iscrizione rassicurante: — Cesare Biseo fece addì 5 maggio 1875.


La mattina all’alba partimmo alla volta della città d’Alkazar.

Il tempo era scuro. I colori pomposi dei trecento soldati della scorta pigliavano un vigore meraviglioso dal grigio del cielo e dal verde cupo della campagna. Lo stesso Hamed Ben Kasen Buhamei, fermo sopra un rialto di terreno vicino all’accampamento, pareva che guar-