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Pagina:De Amicis - Marocco.djvu/174

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164 alkazar-el-kibir


— che porterò il ferro per tutta la vita, ma che non imparerò a leggere mai, e che son risoluto a farmi uccidere, piuttosto che a imparare.

L’Ambasciatore lo guardò fisso; egli sostenne lo sguardo imperterrito.

— Signori, — disse allora l’Ambasciatore rivolgendosi a noi, — la nostra missione è finita.

Noi tornammo all’accampamento e il ragazzo rientrò in città col suo strumento di tortura.

— Fra qualche anno, — disse un soldato della scorta, — sopra una porta d’Alkazar si vedrà spenzolare quella testa.