Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/251

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248 ricordi di parigi.


ragazzo, ed ebbe una giovinezza poco lieta. A diciott’anni venne a Parigi a cercar fortuna, e qui cominciò per lui una serie di prove durissime. Fu per qualche tempo impiegato nella casa Hachette, prima a cento lire il mese, poi a cento cinquanta, poi a duecento. Poi fu collaboratore del Figaro. Dopo poco tempo, perdette quel posto, e rimase sul lastrico. Arrivato a questo punto lo Zola tagliò corto, ma capii da certi lampi de’ suoi occhi e da certi suoi stringimenti di labbra, che quello dev’esser stato un periodo tremendo della sua vita. S’ingegnò di campare scribacchiando qua e là; ma ne cavava appena tanto da reggersi, e non tutti i giorni. Fu quello il tempo in cui fece quegli studi tristi e profondi sul popolo parigino, che appariscono particolarmente nell’Assommoir e nel Ventre de Paris. Visse in mezzo alla povera gente, abitò in parecchie di quelle case operaie che descrisse poi maestrevolmente nell’Assommoir — in una, fra le altre, dove stavano trecento operai dei più miserabili;