Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/9

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6 ricordi di parigi.


si viveva nella immensa cinta di Parigi! Sono le otto e mezzo, e la grande giornata della grande città, — giornata per Parigi, mese per chi arriva, — è già cominciata, calda e clamorosa come una battaglia. Di là dal clamore della strada, si sente confusamente la voce profonda degli enormi quartieri nascosti, come il muggito d’un mare mascherato dalle dune. S’è appena usciti dal boulevard Beaumarchais, non s’è ancora arrivati in fondo al boulevard delle Figlie del Calvario, e già s’indovina, si sente, si respira, sto per dire, l’immensità di Parigi. E si pensa con stupore a quelle cittadine solitarie e silenziose, da cui s’è partiti; che si chiamano Torino o Milano o Firenze; dove si stava tutti a uscio e bottega, e si viveva quasi in famiglia. Ieri vogavamo in un laghetto; oggi navighiamo in un oceano.

Si è fatto un po’ più d’un miglio, s’entra nel boulevard du Temple. Qui la strada larghissima s’allarga ancora, le case s’innalzano, le vie late-