Pagina:De Amicis - Spagna, Barbera, Firenze, 1873.djvu/256

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VI.


Come arrivando per la via del settentrione, così partendo da Madrid per la via del mezzogiorno, si percorre una campagna disabitata che rammenta le provincie più povere dell'Aragona e della Vecchia Castiglia. Son vaste pianure giallastre e secche, nelle quali par che il terreno, a picchiarci su, debba risuonare come un uscio, o screpolarsi come la crosta d'una torta abbrustolita; e pochi villaggi meschini, dello stesso colore del suolo, che pare dovrebbero accendersi come un mucchio di foglie inaridite, solo ad avvicinare un fiammifero allo spigolo d'una casa. Dopo un'ora di strada, la mia spalla cercò la parete del carrozzone, il mio gomito cercò un sostegno, la mia testa cercò la mano, e caddi in un profondo sopore, come un membro dell'Ateneo d'ascoltazione di Giacomo Leopardi. Pochi minuti dopo che avevo chiuso gli occhi, fui riscosso da un disperato gridío di donne e di ragazzi, e balzai in piedi chiedendo ai vicini che cosa fosse seguito. Ma prima