Pagina:De Amicis - Spagna, Barbera, Firenze, 1873.djvu/347

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siviglia. 341


e ad ora ad ora qualche bella fanciulla dai grandi occhi che vi saetta trasvolando in mezzo agli alberi lontani.

La famosa Giralda della cattedrale di Siviglia, è un'antica torre araba, costrutta, a quanto si afferma, nell'anno mille, sul disegno dell'architetto Gaver, inventore dell'algebra; modificata nella parte superiore dopo la riconquista, e ridotta così a campanile cristiano; ma pur sempre araba all'aspetto, e tuttavia più altera dello sparito stendardo dei vinti, che non della croce a lei nuovamente imposta dai vincitori. È un monumento che produce una sensazione nuova; fa sorridere; è smisurato e imponente come una piramide egizia, e ad un tempo gaio e gentile come un chiosco di giardino. È una torre di mattoni, quadrata, d'un bellissimo color di rosa, nuda fino a una certa altezza, e di qui in su ornata di finestrine moresche, binate, sparse qua e là come a caso, munite di balconcini che fanno un bellissimo vedere. Sul piano dove posava anticamente un tetto variopinto, sormontato d'un'asta di ferro che sorreggeva quattro enormi palle dorate; sorge il campanile cristiano, di tre piani, il primo occupato dalle campane, il secondo cinto d'una balaustrata, il terzo formato da una specie di cupola, sulla quale gira come una banderuola una colossale statua di bronzo dorato, che rappresenta la Fede, con una palma da una mano e dall'altra uno stendardo, visibile a grande distanza da Siviglia, e quando vi batte il sole, scintillante a somiglianza di un enorme rubino confitto