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stessa per Granata. L'interno della città non offre nulla di notevole. Fuor della parte nuova che occupa lo spazio anticamente coperto dal mare, ed è costrutta alla moderna, con vie larghe e diritte, e case grandi e nude; il rimanente della città è un labirinto di stradicciuole tortuose e un agglomeramento di case senza colore, senza patios, senza grazia. V'è qualche piazza spaziosa, con giardini e fontane; qualche colonna e qualche arco di edifizi arabi; nessun monumento moderno, molta immondizia e non grande frequenza di popolo. I dintorni son bellissimi e il clima più mite che a Siviglia.

A Malaga avevo un amico, andai a cercarlo, passammo la giornata insieme. Da lui ebbi una curiosa notizia. A Malaga è un'Accademia letteraria composta di più di ottocento soci, nella quale si celebrano gli anniversarii di tutti i grandi scrittori e si fa due volte la settimana una lettura pubblica sur un argomento di scienza o di letteratura. Quella sera stessa vi si doveva celebrare una festa solenne. Alcuni mesi prima l'Accademia aveva stabilito il premio di tre bei fiori d'oro, smaltati di varii colori, per i tre poeti che componessero la miglior ode al progresso, la miglior romanza sulla riconquista di Malaga, la miglior satira contro uno dei vizii più comuni della moderna società civile. Era stata fatta una convocatoria a tutti i poeti della Spagna, le poesie eran piovute a rifascio, un giurì le aveva segretamente giudicate, e quella sera stessa doveva profferire la sentenza. La cerimonia si faceva