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278 sull'oceano


Non intesi bene le sue prime parole perchè badavo al mio vicino: ma nessuno scoppio s’udì: gli era mancato forse il coraggio, come altre volte: intesi invece il rumor d’un corpo che si lascia cadere, come spossato, e il colpo d’una mano sopra la fronte. L’agente non s’avvide di nulla. Aveva ben altro pel capo. Veniva a sfogare la sua stizza con me. Il suo camerino era diventato inabitabile.... da un uomo. Egli aveva infilato un pastrano, e da mezz’ora girava in pantofole per i corridoi, aspettando che i suoi due vicini s’addormentassero. — La grammatica spagnuola, — dissi. Per l’appunto, la grammatica spagnuola; non era altro; ma battevano troppo spesso sul paragrafo delle interiezioni. Gl’importava assai che quello stucchino di Lucca della signora terminasse con dire l’Ave Maria. Il peggio era che mentre i primi giorni i suoi colpi di tosse e le sue gomitate contro al tramezzo gli intimidivano, ora ci avevan fatto l’orecchio, e se ne infischiavano. Facevano delle vere orgette da “gabinetto particolare„, rosicchiavan dei dolci portati via da tavola, sorbivan del rosolio: gli pareva perfino che facessero dei giochi di ginnastica da camera, con salti e rotoloni; un monte di monellerie che non si sarebbero immaginate mai a vederli di sopra, con