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IL MORTO


Ancora cinque giorni! Era l’esclamazione di tutti quella mattina, e parevan più lunghi i cinque giorni che restavano dei diciassette ch’eran passati. Perchè è da osservare che, in virtù di non so che legge d’inerzia psichica, il lento accrescersi del tedio e della stanchezza generale proseguiva, latente, anche negli intervalli di tempo sereno e di buon umore; cessati i quali, ciascuno si risentiva l’odioso carico aggravato a proporzione del tempo trascorso, senza il più piccolo ammanco di peso, come se si fosse sempre seccato. E quel diciottesimo giorno prometteva male. Delle nuvole nere e grigie facevano una volta schiacciata sopra il mare, il quale in una parte aveva color d’olio sbattuto,