Pagina:De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu/84

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RANCORI E AMORI


Uno spruzzo d’acqua ricevuto in pieno viso la mattina all’alba, nel punto che aprivo il finestrino per respirare, mi fece stare in cuccetta tutto il giorno dopo, con un turbante bagnato intorno al capo, a meditare sulla brutalità del gran padre Oceano: lo schiaffo era stato così violento e appoggiato bene, che m’aveva mandato a battere della contraccassa del cervello nella parete opposta del camerino, e fatto ricadere stordito, in un lago d’acqua, con la bocca piena di sale.

Per quest’accidente non potei fare che la mattina del nono giorno la mia prima visita agli emigranti. Ruy Blas, porgendomi dignitosamente il caffè, m'annunziò che il tempo era