Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/14

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xiv lezione preliminare.

venute allora così quasi effetti necessari e conseguenti di quelle.

Difficile impresa, ed alla quale si converrebbe bene che si facesse buon viso, qualora, assunta da un erudito, fosse condotta a termine colla possibile felicità; ma impresa, lo ripeterò pure, più forte assai di quello che possa stimare chi in così fatti studii sia nuovo, o, peggio ancora, chi d’essi sia soltanto mezzanamente istruito. Frattanto io pago all’averla accennata ad altri di me più valente e fornito di più beate comodità, ed inteso come sono da gran tempo a raccor materiali per l’istoria dei Volgari Italiani, verrò cercando nella più vecchia lingua d’oil alcune antichità per vedere se da queste si possa aver fumo almeno di quell’italico sequiore che fu mezzano tra il latino e il volgare odierno, e se per esse o con esse si possano render chiari ed istoricamente definibili alcuni fatti presenti, de’ quali io non so che altri abbia mai reso ragione o probabile od autorevole, ossia attinta alle più intime e naturali cagioni, e, per cosi dire, alle viscere istoriche della lingua.

Molti hanno cercato dottamente le fondamenta dell’alto Franzese; ma in questi nostri tempi1 sono a mia notizia tra i migliori M. Orell nella sua Grammatica; M. Raynouard nelle Osservazioni sul Romanzo de Rou, e nella Grammatica comparata delle lingue dell’Europa latina; l’Abate de la Rue ne’ suoi Saggi istorici sui bardi, giullari, e troverri; il Ro-

  1. Questa Lezione fu recitata dall’A. in una tornata Accademica nel 1840 circa, e poi stampata nel 1843.