Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/179

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parte seconda. 115

mente, così vi dirò io com’egli sia vero che il più di sua cavalleria era fatta di genti istranie che li mercatanti, andando e venendo sopra mare, vendevano, le quali genti gli Egiziani da parte il Soldano accattavano. E venivano queste d’Oriente, perchè quando uno Re d’Oriente avea disconfitto e conquiso l’altro Re, quegli che avea avuto vittoria e le sue milizie, prendevano le povere genti che poteano aver prigioniere, e le vendevano a’ mercatanti, i quali le menavano rivendere in Egitto, siccome io ho detto davanti. E di tali genti uscivano de’ figliuoli che il Soldano facea nodrire e guardare. E quando essi cominciavano a muover pelo, il Soldano lor facea apprendere a tirar de l’arco per isbattimento e solazzo, e ciascun giorno, quando elli era dilibero, li facea trarre. E quando si vedea ch’egli ne avea alcuni i quali cominciavano d’inforzarsi, toglievansi loro gli archi fievoli e puerili e se ne davano di più forti, secondo che ne mostrava balìa. E questi giovincelli portavano l’armi del Soldano, e l’ uomo appellavali li Bagherizzi1 del Soldano. E tutto incontanente che barba loro veniva, ed il Soldano li facea Cavalieri, portando tuttavia sue armi, le quali erano d’oro puro e fino, salvo che per differenza vi si mettea o sbarre di vermiglio, o rose, od uccelli, o grifoni o qualche altra pezza a loro piacere. E tali genti erano appellate le genti della Halcqua, come voi direste

  1. Il testo ha Bahairiz, e forse era da tradurre Giannizzeri. Il Sire di Villerval parlando di loro, li chiama les Esclaves du Soudan. Di qui uscì la tremenda Milizia de’ Mamalucchi.