Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/331

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parte seconda. 267

principalmente blasfemo e resìa, e s’alcuno ve ne rampolla fallo togliere e strappar via. Tien modo che tu faccia nella tua Magione spendio ragionevole ed ammisurato. Supplico poi io a te, figliuol mio, che dopo il mio fine aggia sovvenenza di me e della povera anima mia, sicchè ne la voglia soccorrere per messe, orazioni, preghiere, limosine e buoni fatti in tutto il Reame, e mettimi in parte e porzione di tutti li beneficii e sante opere che tu farai: ed io dono a te tutta la benedizione che giammai Padre può donare a figliuolo, pregando umilmente alla Santissima Trinità del Paradiso al Padre, al Figliuolo e allo Spirito Santo, sicchè ti guardi e difenda da tutti i mali, e per ispeciale dal morire in peccato mortale; acciò che noi possiamo una fiata, appresso questa breve vita mortale, essere insieme davanti a Dio, a rendergli grazie e lodi senza fine nel suo vero e non perituro Reame del Paradiso. Amen.»


Capitolo LXIX.

Della santa morte del Santo Re, e come fu poscia annoverato tra Confessori della Fede.


Quando il buon Re San Luigi ebbe così insegnato ed indottrinato Monsignor Filippo suo primogenito, ed in lui tutti gli altri figliuoli suoi, la malattia che il premeva cominciò tosto a crescere duramente. Ed allora domandò i Sagramenti di Santa Chiesa, che gli furono amministrati in sua piena conoscenza, buon senno e ferma memoria. E bene ciò apparve perchè, quando lo misero in e-