Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/55

Da Wikisource.

lezione preliminare. lv

di cil; e cesti (il nostro questi) in luogo di cist, questi cotali popoli, per induzione dell’etnica loro pronuncia, dissero e scrissero invece cestui e celui venendo così, non solo a confrontare coi nostri costui e colui, ma insieme a svegliare il sovvenimento sia delle chiuse profferenze istus ed illus, dai regimi delle quali potevano muovere queste forme anche latinamente, sia della insigne varietà di genti che qui presero antichissima stanza e poterono quindi anche fra noi provocare i medesimi fonetici risultamenti.

Così nei pronomi relativi può essere soggetto di brevi parole che in lingua d’oil ki o qui, conservando il valore del qui latino, fu sempre significativo il solo soggetto maschile; e ke o que, recente dal quae materno, valse unicamente il soggetto femminile, e che soltanto dopo il milledugento cominciò quella mescolanza la quale attribuendo tutto a tutto indistintamente, lasciò poi a noi Italiani il che a far tanti servigi, quanto lunga opera sarebbe il solo ricordarli distintamente. Ma inoltre in esso Franzese è notevole che regime diretto di questo pronome era cui o cuy (quem, quam, quod), e regime indiretto comune era dont, a valere cioè di cui (cujus), a cui (cui), da cui (a quo, qua, quo), così singolarmente come pluralmente, e così per l’un genere come per l’altro; dal qual modo prendendo lume di fratellanza i vecchi usi simili del nostro don o donde, mi pare ancora che si possa fissare il paradigma di questo pronome presso noi in antico come segue: