Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/85

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20 la sesta crociata.

cosa non già solamente di parole, ma a buona spada pugnente e tagliante, non a vincere l’errore dello intelletto, ma ad attutire lo scandolezzo della bocca.

Il governamento della vita ebbe tale, che tutti li giorni udiva le ore canoniche in nota, ed una Messa bassa di requiem, e poi l’officio del giorno di Santo o Santa. Appresso desinare sempre in letto si riposava, e poi, quando n’era surto, dicea le preci de’ morti con uno de’ suoi cappellani, e poi Vespro, indi tutte le sere udía la Compieta.


Capitolo VI.

Di un insegnamento che un buon Cordigliere diede al Re, e come ’l Re non l’obbliasse punto.


Un giorno fu che uno buon Cordigliere venne tutto dinanzi il Re al castello di Yeres, ove noi discendemmo di mare, e gli disse per maniera d’insegnamento, ch’elli avea letta la Bibbia ed altri buoni libri parlanti de’ Principi miscredenti, ma che giammai elli non trovò che Reame si perdesse, foss’egli in tra credenti o scredenti, fuorché per diffalta di dirittura. Si prenda or dunque, disse il Cordigliere, ben guardia il Re ch’io qui veggio e che se ne va in Francia, sicchè faccia amministrare buona giustizia e drittura diligentemente al suo popolo, a ciò che Nostro Signore gli soffra e permetta gioire di suo Reame e tenerlo in pace e tranquillitade tutto il corso della sua vita. Ed egli si dice che questo buono e pro’ Cordigliere, il quale