Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/136

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presentargli idee concrete e non astratte, fatti e non parole.

Perciò è necessario che, prima di ogni altra cosa, si formino i due gruppi di capitalisti di Napoli e di Roma. Se queste due città, mercè numerose sottoscrizioni, si contenderanno la sede principale, si stabilirà che Roma avrà la preferenza qualora il capitale del suo gruppo oltrepasserà quello di Napoli almeno del dieci per cento; ed in questo caso Napoli avrà il dritto della prima succursale.

Faremo in seguito, appello al capitale italiano all’Estero; ed acciochè possiate giudicare del modo come, in ciò fare, mi comporterò, vi trascrivo qui appresso parte di una lettera che conto di inviare ai cittadini italiani residenti fuori d’Italia.

«Se io faccio appello al capitalista italiano all’Estero per una sì patriottica e nazionale impresa, si è perchè esso in generale, è il più intraprendente, e per conseguenza più atto a comprendere l’alta importanza delle nostre idee e del nostro progetto.

Io veramente avrei la intenzione di formare una Società col capitale di cento milioni di franchi, poichè mi pare che non occorra meno ai bisogni d’Italia, e poi in seguito aumentare le azioni a seconda delle necessità. Ma credo che dovrò limitarmi forse alla metà di detta somma, pel timore che il nostro capitalista, non essendo general-